Il respiro è un’attività automatica regolata e controllata dal centro nervoso del respiro che funziona continuamente anche durante il sonno.
Quando dormiamo il sistema nervoso modifica il suo funzionamento. Come conseguenza si succedono:
fasi di sonno superficiale dalle quali è più facile svegliarsi
fasi di sonno profondo (fasi dette di sonno R.E.M.) nelle quali. per esempio, avvengono i sogni e nelle quali più facilmente possono verificarsi le apnee.
Durante il sonno profondo, o sonno R.E.M. (rapid eye movements) in quanto avvengono movimenti oculari rapidi, la muscolatura del corpo è particolarmente rilasciata, la lingua tende a cadere posteriormente nelprimo tratto delle vie aeree proprio posteriormente alla
lingua può succedere che lo spazio per il passaggio dell’aria diminuisca causando ostacolo al respiro che se parziale provoca ipopnea e se totale dà l’apnea.
L’apnea solitamente si interrompe Spontaneamente (tranne che nei pazienti con malattia neuromuscolare) dopo un tempo variabile, pertanto non è necessario che il partner vegli sul paziente o intervenga per ripristinare il respiro.
Esistono diverse forme di apnea:
L’apnea nel sonno ostruttiva (OSAS)
L’apnea notturna centrale (CSA)
L’apnea nel sonno mista
L’apnea nel sonno ostruttiva (OSA) èla forma più comune di apneanel sonno ed è causata dall’ostruzione della gola a livello dello spazio posteriore alla lingua (ipofaringe) che impedisce il passaggio del flusso d’aria sia durante inspirazione che espirazione durante il sonno.
L’apnea notturna centrale (CSA)
dipende dal cervello che non segnala di effettuare la respirazione, in un certo senso “si dimentica” di respirare mentre si dorme. Le apnee centrali possono esser presenti frequentemente in persone con:
scompenso cardiaco congestizio e in questo caso si manifestano con particolari caratteristiche e periodismo detto respiro di Cheyne-Stokes.
possono esser presenti in pazienti affetti da malattie neuromuscolari come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA)
L’apnea nel sonno mista
è una combinazione tra le forme ostruttivee centrali.
L’APNEA NEL SONNO E IL RUSSAMENTO SONO LA STESSA COSA?
No, anche se spesso chi è affetto da apnee nel sonno è anche un forte russatore.
Il russamento è un respiro rumoroso dovuto alla turbolenza dell’aria che passa attraverso spazi ristretti. Questo può verificarsi sia in presenza che in assenza di apnee.
L’apnea nel sonno è l’arresto del flusso di aria che provoca come conseguenza diretta un arresto della respirazione di almeno 10-12 secondi e riduzione dell’ossigenazione.
Il russamento disturba innanzitutto chi dorme accanto al russatore, ma non si accompagna necessariamente a riduzione della ossigenazione del sangue o arresto della respirazione in assenza di apnea.
A volte il russamento può esser dovuto a:
turbolenza del passaggio dell’aria nelle fosse nasali,
altre volte si associa a quei fenomeni ostruttivi che sono alla base delle apnee nel sonno.
I sintomi principali della sindrome sono:
sonno agitato
il russare frequente, spesso interrotto da pause di silenzio e da respiro affannoso
sonnolenza durante il giorno, al lavoro, guardando la TV, leggendo il giornale, ecc.
sonnolenza durante la guida
emicrania al risveglio
secchezza della bocca al risveglio
mancanza di energia, stanchezza immotivata
difficoltà di concentrazione
irritabilità, scarsa pazienza
diminuzione di memoria
umore o comportamento variabili
ansietà o depressione
calo di interesse nei confronti del sesso
Non tutti coloro che soffrono di apnea nel sonno accusano gli stessi sintomi. Ma non tutti coloro che presentano questi sintomi soffrono di apnea nel sonno. Data la pericolosità per la salute di questo disturbo, è bene alla presenza di questi sintomi consultare il medico, un Centro Specialistico.
Nella 3°parte parleremo di terapia.
Per chiarimenti o domande E-mail benigmop@gmail.com
di Prof. Dott. Benigno Passagrilli
Medico chirurgo specialista in odontoiatria, medicina naturale, gnatoposturologia