La pandemia sta pesantemente segnando l’Italia, come tutto il mondo, e l’emergenza sanitaria trascina con se drammatiche conseguenze per tutti i settori economici

by fastadmin | 10 Gennaio 2021 16:14

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I consumi si sono ridotti, l’economia ha rallentato, tante imprese, grandi e piccole, hanno chiuso o rischiano di farlo. Se la pandemia dovesse protrarsi, gli effetti sull’economia sarebbero come una lunga onda capace di portare al fallimento anche aziende fino a ieri solide. E’ quindi vitale, cercare di sostenere piccoli commercianti, artigiani, famiglie, lavoratori e tutti coloro che l’emergenza sta tragicamente colpendo con sostegni economici robusti ed efficaci.

Anche il settore della microfinanza ha sofferto, ma è riuscito a superare la crisi, continuando a garantire prestiti alle nuove aziende fino a 35mila euro  che il decreto liquidità dello scorso aprile ha esteso fino a 50mila euro. I prestiti sono garantiti dallo Stato per l’80% dell’importo grazie al fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Il microcredito consente di essere vicini alle realtà più fragili, che difficilmente riescono ad ottenere fondi dalle banche. E’ utile altresì evidenziare che il microcredito è soprattutto attenzione alla persona, che porta ad accogliere, ascoltare e accompagnare chi si rivolge alle istituzioni di microfinanza, fino alla chiusura del programma di credito.

Nel mare tempestoso della crisi economica, specialmente le piccole aziende sono come delle piccole barchette, molto spaventate dalla tempesta. Ecco perchè per evitare che la crisi economica come un mare tempestoso travolga ed affondi le barche che lo solcano è necessario intervenire subito e farlo con uno strumento come il microcredito in grado di poter rilanciare il lavoro e far sì che negozi, commercianti e piccole imprese duramente penalizzate dall’emergenza coronavirus, riescano ad ottenere il finanziamento necessario per poter programmare la nuova ripartenza dell’attività economica.

Fabio D’Amora

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