Microcredito : uno strumento per aiutare le start-up in difficoltà

Con la promozione e lo sviluppo di programmi di microcredito si potrà riuscire a sostenere il tessuto economico e sociale duramente colpito dall’epidemia sanitaria. Bisogna contrastare in ogni modo il rischio che i soggetti colpiti dalla crisi possano cedere all’usura o finire tra le braccia di organizzazioni criminali.

Il microcredito, come dimostrano tante esperienze italiane ed estere, rappresenta uno strumento formidabile a protezione delle realtà più piccole o in difficoltà. Questo strumento darà risposte concrete in un momento così particolare sia a coloro che vorranno aprire un’attività e sia a coloro che già hanno un’attività, ma hanno bisogno di un finanziamento per farla ripartire. I servizi di accompagnamento previsti per legge ed erogati da tutor dell’Ente Nazionale Microcredito prima, durante e dopo il finanziamento garantiranno il successo di questa operazione.

Negli ultimi anni il microcredito ha portato alla nascita di oltre 15mila aziende con un effetto occupazionale di 2,43 unità per azienda. Persone, imprenditori e addetti, prima considerati non bancabili ai margini della società che oggi sono contribuenti attivi. Per i prossimi mesi, l’Ente Nazionale Microcredito si impegnerà a realizzare un programma di microcredito dedicato alle imprese in fase di avvio, allo stesso tempo sarà realizzato anche un programma a beneficio delle attività commerciali che si trovano a dover ripartire dopo le chiusure determinate dalla crisi pandemica.

Il protocollo che è stato siglato con la Conf PMI Italia, presieduta dal dottor Tommaso Cerciello,  consente l’erogazione di microprestiti a soggetti che si trovano in condizione di particolare vulnerabilità economica e sociale. Grazie a questo protocollo sarà possibile alle imprese iscritte a PMI Italia ed a coloro che si vorranno iscrivere, ricevere una consulenza gratuita da un tutor dell’ENM (Ente nazionale del MIcrocredito, Dott. D’Amora Fabio.