by fastadmin | 25 Aprile 2020 15:24
Napoli – Aveva da poco compiuto 97 anni. Se ne va una delle menti più lucide del nostro tempo, il filosofo Aldo Masullo. Professore di Filosofia Morale all’Università Federico II.
Oltre che sul fronte culturale, Masullo ha profuso un grande impegno anche nelle istituzioni della Repubblica, da consigliere comunale a Senatore della Repubblica. Con lui va via un punto di riferimento ed un maestro per tante generazione, ma il suo pensiero ed il suo esempio continueranno ad essere una fulgida guida anche per il futuro. Il professor Luigi Simonetti, per anni professore di filosofia al Liceo classico Giosuè Carducci di Nola, lo stesso che ha frequentato Masullo
Parlare di Aldo Masullo è come navigare nel mare del tempo, perchè il pensiero di un maestro percorre le vie del mondo, a riscoprir perennemente la vita, elaborando idee originali e affascinanti, in una visione del mondo aperta e problematica. Io sono stato allievo del professore Masullo all’Università “Federico II” di Napoli, ma lo conoscevo già da quando ero ancora un fanciullo, perchè Aldo al Liceo-Ginnasio “G. Carducci” di Nola era stato alunno del mio prozio paterno, Antonio Simonetti, che elogiava sempre l’intelligenza creativa di Aldo definendolo uno dei suoi migliori allievi, per l’altezza dell’ingegno e la tenacia della sua volontà. Con il trascorrere degli anni io ho potuto ammirare le sue qualità di filosofo e interprete dell’esistenzialismo di Heidegger e della fenomenologia di Husserl, seguendo con passione le sue lezioni e leggendo con grande interesse i suoi libri e le sue ricerche critiche sui filosofi antichi moderni e contemporanei. Anche in politica ho condiviso le sue lotte per la libertà e per l’eguaglianza degli uomini non solo sul piano formale, ma nella quotidianità concreta della prassi, in un contesto di pace e di solidarietà tra i popoli di tutti i continenti e di tutti i quartieri del mondo, in ogni parte della Terra e in ogni latitudine. Già nel 1955, in “Intuizione e discorso” Aldo Masullo analizza le relazioni che intercorrono tra epistemologia e attualità di un pensiero che pensa il mondo in un rapporto intersoggettivo con la coscienza intenzionale dell’ “io” e del “tu”, in una reciprocità dialettica del “noi” e della storicità dei contenuti trascendentali della coscienza, di cui parla Husserl. Grande è il merito, perciò, di avere studiato con profondo acume la fenomenologia, ancora poco diffusa in Italia negli anni ’50. In tal senso “Struttura, soggetto e prassi” (1962,1994) è un libro straordinario in cui Masullo indaga da vero maestro e filosofo su come la coscienza costituisca il mondo che la scienza prende ad oggetto delle sue ricerche. Infatti non si può avere una conoscenza diretta, per introspezione e riflessione, come vorrebbero le filosofie speculative, di ciò che pensiero non è. Il pensiero, come esperienza intersoggettiva e sociale, può conoscere i suoi prodotti, il “pensato”, ma non può conoscersi come processo, esperienza del “pensare, paticità, esistenza. C’è un sentire, un’esperienza patica del mondo e della vita che nessuna filosofia potrà mai definire in termini compiuti ed oggettivi. Partendo da tale premesse logiche e metodologiche, Il filosofo e fenomenologo Aldo Masullo ha scritto libri di una antiveggenza esplorativa eccezionale, autentica, immortale. Leggendo i libri di Aldo Masullo si possono capire veramente i contenuti del pensiero di Fichte, Husserl, Heidegger, Sartre, nel territorio infinito della storia e dentro la memoria. Anche sulla modernità della filosofia di Giordano Bruno, Masullo ha scritto pagine memorabili, di una lucidità acuta e penetrante. Per me Aldo Masullo era come un padre ed anche un compagno di lotta e di ricerca appassionata della libertà come principio e valore della prassi. Nel 1993 facemmo insieme un dialogo a due voci sulla filosofia di Giordano Bruno: “Provocazioni bruniane”; nel 2010 gli dedicai un mio libro ed ebbi l’onore che lui me lo presentasse a Nola. A Napoli ho partecipato con lui a diversi convegni di varia filosofia nell’età contemporanea. Gli ho poi dedicato molti versi, riscoprendo ogni volta nei suoi libri e nelle sue riflessioni una parte fondamentale di me stesso. Su Aldo Masullo potrei scrivere centinaia di pagine, meditando sulla sua figura, che mi proietta verso l’avvenire; ma sento il bisogno di fermarmi, in un momento di raccoglimento intimo e pensoso. Il mio pensiero, superando l’immenso dolore che ora sto provando e il senso di vuoto che mi opprime, continuerà sempre a riflettere sul significato e sul valore di un meraviglioso insegnamento, perchè Aldo Masullo rappresenta la mia stella polare, il mio punto basilare di riferimento, il mio modello esistenziale, filosofico e morale, la luce della mia scrittura, il senso del futuro.
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