by fastadmin | 8 Aprile 2020 16:20
Ormai da settimane si discute sul catastrofico impatto che la crisi sanitaria da Covid 19 ha prodotto sul settore della pesca. Con il passare del tempo e’ maturata la triste consapevolezza che le soluzioni possibili fossero rese ancor più difficili dall’ impossibilità di poter prevedere una fine della crisi stessa. Fatto sta che tantissimi pescatori sono fermi o non riescono a collocare il pescato; tantissimi acquacoltori sono alle prese con difficoltà di raccolta e di vendita del prodotto; le Organizzazioni di Produttori riscontrano enormi problematiche nella regolare attività di commercializzazione dei prodotti trasformati. Se si pensa che il mondo della pesca e dell’ acquacoltura è fatto soprattutto di microimprese, non risulta difficile comprendere quali siano le difficoltà incontrate nell’ affrontare gli attuali costi di gestione e quali siano i rischi di un collasso totale del settore. Si impone prepotente la necessità di individuare delle soluzioni che evitino la paralisi di un comparto economico che, a differenza di altri, è di esclusiva competenza dell’ Unione Europea che lo gestisce attraverso il FEAMP. Va da se’ che le iniziative nazionali siano piuttosto limitate anche in materia di sostegno finanziario. L’ Europa , in continua interlocuzione con gli Stati Membri, si e’ resa artefice di una serie di provvedimenti particolarmente importanti per il settore .Già a metà marzo erano state promosse iniziative al fine di rendere disponibili riserve di liquidità disponibili nei fondi strutturali; successivamente e’ stata adottata una nuova disciplina in materia di aiuti di stato. Certo gli Stati membri incorrevano comunque in limiti importanti nella gestione della crisi in quanto perimetrati dalle disposizioni FEAMP che non prevedevano un sostegno per le azioni più urgenti necessarie in questo drammatico momento. Di questi giorni una nuova Proposta di Regolamento del Parlamento e del Consiglio Europeo che modifica i Reg.UE 1379/ 2013 e 508/2014 e che concede agli Stati membri più ampie opportunità nell’ azione di contenimento della crisi per il settore pesca attraverso la semplificazione delle procedure per le modifiche ai programmi operativi che permettono una più’ cospicua disponibilità di liquidi. Nell’ ottica di una maggiore flessibilità della riassegnazione delle risorse, viene sostituito l’ Art. 13 del Reg Ue 508/2014 : il nuovo , “Risorse di bilancio in regime di gestione concorrente”, stabilisce che le risorse da impegnare a titolo Feamp ammontano a quasi 6 miliardi di euro . Le risorse finanziarie dunque andranno a sostegno dei pescatori che arrestano temporaneamente la loro attività a causa del Covid 19 e degli acquacoltori costretti a diminuire o addirittura sospendere la produzione nei loro impianti per uguali motivi. Dello stesso Regolamento viene modificato, in alcuni punti, l’ Articolo 66 relativo alle Organizzazioni di Produttori, con l’ intento di aumentare il massimale per il sostegno ai piani di produzione e di commercializzazione al 12% del valore medio annuo; inoltre viene prevista, per lo Stato, la possibilità di concedere alle O.P. fino al 100% del sostegno finanziario.
In materia di misure sanitarie viene invece sostituito il paragrafo 55: il Feamp può sostenere regimi di compensazioni per i molluschicoltori che sospendono la raccolta per ragioni sanitarie in un periodo compreso tra il 1 marzo e il 31 dicembre 2020.
La nuova proposta modifica anche il Reg n.1379/2013 in materia di organizzazione comune dei mercati nel settore della pesca e dell’ acquacoltura. Per il settore della trasformazione è previsto un sostegno per i meccanismi di ammasso relativi ai prodotti della pesca destinati al consumo umano. Vengono imposte stesse tecniche di conservazione e di lavorazione per specie ittiche similari nel tentativo di scongiurare la messa in atto di pratiche sleali e limitare gli sprechi. Vengono inoltre aumentati i quantitativi ammissibili all’ aiuto del magazzinaggio del 25% rispetto ai quantitativi annuali.
“Accogliamo con particolare soddisfazione – afferma Gennaro Scognamiglio presidente nazionale UNCI Agroalimentare, organizzazione aderente alla Conf PMI ITALIA – queste nuove proposte della UE. Le misure previste dal FEAMP , a causa della crisi, si erano completamente impantanate : queste sostituzioni erano più che necessarie. Ora è possibile procedere a una più efficace attuazione non solo del bilancio 2020 ma di tutta la dotazione finanziaria del programma operativo 2014/2020. Chiaramente tutto questo e’ frutto di una rinnovata sinergia e unità di intenti tra Istituzioni nazionali ed europee. Va riconosciuto il lavoro della nostra Ministra, supportata continuamene dalla DG Pesca Italiana e l’ impegno dei nostri rappresentanti in Europa , in maniera particolare della vicepresidenza della Commissione Europea per la pesca “
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