Decreto “Cura Italia”, ecco le linee guida del provvedimento del governo per arginare la crisi economica prodotta dal Coronavirus

by fastadmin | 27 Marzo 2020 15:02

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Roma – Il decreto “Cura Italia” ha previsto una serie di agevolazioni a favore di lavoratori, imprese, professionisti, partite IVA al fine di contenere gli effetti negativi del Coronavirus sul tessuto economico del Paese.

 

Per le Partite Iva  è riconosciuto un indennizzo di 600 euro al mese non tassabile. Sono comprese tutte le tipologie di lavoro autonomo, partite IVA e non solo. Le indennità non sono cumulabili dal singolo lavoratore, anche se svolge diverse attività. Il trattamento non influisce alla formazione del reddito (quindi, è esentasse). Sarà l’INPS a corrisponderla nelle modalità che saranno successivamente esplicitate . La Partita Iva deve essere aperta da prima del 23 febbraio. Per i Professionisti iscritti agli Ordini è previsto un indennizzo specifico, ancora da quantificare.

Per i lavoratori – dipendenti, con attività sospesa a causa del Coronovirus, viene istituita la cassa integrazione (si prevedono 9 mesi di Cassa integrazione), anche se lavorano per micro-imprese. Il lavoratore per cui si chiede la Cig deve necessariamente essere già assunto entro il  23 febbraio 2020

Le Regioni possono riconoscere un analogo trattamento di cassa integrazione di nove settimane per quei lavoratori non compresi nel decreto, compresi i lavoratori agricoli, della pesca e del terzo settore. Se l’impresa ha più di cinque dipendenti è necessario un accordo sindacale che può essere concluso anche telematicamente

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