by fastadmin | 20 Ottobre 2019 21:08
Cosenza – “Una giornata storica, una festa. Non importa come andrà a finire perché bisognava provarci comunque. Quando Pino APRILE è salito sul palco di un teatro colmo fino all’inverosimile di cittadini del Sud arrivati da ogni parte d’Italia, una grande emozione è corsa nella sala lungo il filo di un sentimento che ci ha accomunati in questi anni e che è stato confermato oggi da vincoli di amicizie vecchie e nuove. Una sola parola d’ordine: equità territoriale.” Dichiara Michele DI CARLO che continua ” Si tratta di una presenza significativa, qualificata, che coglie subito che oggi la gente è consapevole, che la storia che ci hanno insegnato nelle scuole Italiane, non è quella vera, che ci hanno nascosto dal 1861 la verità, quella verità che restituirebbe pace ai tanti morti, di tante persecuzioni, stupri, torture, saccheggiamenti, interi paesi passati per le armi nella totalità di quanti li abitavano, donne, vecchi bambini, Preti, e poi i soprusi di una amministrazione, quella organizzata dai Savoia, di gente spregiudicata, corrotta, che ha da subito imposto un regime fiscale superiore alle possibilità delle popolazioni tesse, stremate e offese nella propria dignità”.
Condizione e situazione di tassazione, che oggi 2019 verosimilmente, è molto similare ad allora, vedasi la moria per fallimento delle Micro Aziende (Familiari) dell’aumento vertiginoso della povertà, in un momento di cambiamento epocale, di trasformazione dove la Robotica sempre più intelligente sostituisce l’uomo in gran parte dei comparti lavorativi, ed alla conseguente perdita di posti di lavoro, il macigno della tassazione pesa fortemente.
Allora come oggi, l’ingerenza Estera, attraverso i Savoia ieri, che hanno cavalcato strumentalmente e usato movimenti liberali, associazioni ed intellettuali, tradendoli, una volta raggiunto l’obbiettivo di annessione il regno delle due Sicilia, depredandolo di ogni cosa, industrie, riserve Auree, Materie prime, e i giovani, per asservirli a Nord o nell’Esercito, anche oggi, faccendieri, politici spregiudicati, elementi della grande finanza asserviti a logiche ed interessi di altre Nazioni, ci mantengono sudditi di un sistema perverso, boicottando o impedendo vere politiche di sviluppo e interessi nazionali, penalizzando in particolare le aree del mezzogiorno, mantenendoci strozzati da un sistema perverso, corrotto, ambiguo, ipocrita, ormai sono luoghi comuni tra la gente “ si potrebbe fare, è semplice, perché non si fa, ecc. ecc.” riferito ad un Parlamento che poteva e doveva programmare uno sviluppo reale, difendendo il nostro saper fare, le eccellenze, la ricerca, il mercato Italiano, e ripartire equità sociale, gestire le trasformazioni tecnologiche, pensare al benessere di una nazione unita, che potesse diventare una Regione di una Europa politica ed unita, al contrario si è operato per aumentare le divisioni, per esasperare i toni, aumentando una pericolosa cultura razzista, continuando a mantenere il sud senza trasporti adeguati, o totalmente assenti su più territori, con infrastrutture stradali inadeguate, senza una programmazione di valorizzazione del territorio, facendola diventare una pattumiera, con un processo di spopolamento che comincia ad essere preoccupante, con una sempre più cospicua presenza di Immigrati sbandati.
Pertanto come non salutare con entusiasmo il movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, che si assume il gravoso compito di formare le coscienze di creare la cultura capace ad indirizzare il cambiamento, di condurre una Rivoluzione Democratica, Pacifica e Consapevole. Che la Politica ed i Politicanti non sporchino tale percorso.
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