San Valentino Torio (Sa), Giuseppe Falciano: con le sue mani forgia coltelli simili ad opere d’arti. “La mia è una grande passione nata sin da bambino”

by fastadmin | 21 Novembre 2018 23:10

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San Valentino Torio (Sa)  – Le sue mani sono come quelle di Vulcano, il dio della mitologia greca che forgiava armi per le altre divinità e per gli eroi. Giuseppe Falciano, vive a San Valentino (in provincia di Salerno) ed è da sempre un grande appassionato di coltelli. Li fabbrica con le sue mani, pezzo per pezzo, creando delle vere e proprie opere d’arti. Ha cominciato sin da piccolo, quando da bambino era assiduo frequentatore del mercato di San Valentino Torio

Nel 1964, avevo cinque anni, e tutti i martedì  si svolgeva la fiera settimanale a San Valentino a piazza Ferrovia. Uno zingaro, mastro Alfonso da Sarno, forgiava i ferri richiesti. – racconta Giuseppe – Portava con sè alcuni oggetti già pronti e prendeva le ordinazione per il martedì successivo. Essendo tutta la sua famiglia molto legata a mio nonno Giuseppe, mi lasciava girare il ventilatore quando lui era occupato e mi insegnava come martellare.  Ai tempi del liceo scientifico, morto mastro Alfonso, fu un suo nipote, mastro Rizziero a insegnarmi i segreti della tempra”.

L’incontro con mastro Alfonso è per Falciano la classica folgorazione che ti indica la strada da seguire.

 

Negli anni successivi continua ad approfondire il mondo legato alla forgiatura e alla lavorazione dei metalli. Lo fa da autodidatta leggendo molti libri, scritti in inglese e specifici sulla metallurgia.

A dargli una mano è suo fratello che all’epoca aveva già raggiunto un più elevato grado di conoscenza e abilità nella lavorazione del legno e nella affilatura dei coltelli. Insieme, inviano finanche lettere a varie aziende di settore per avere maggiori notizie sugli acciai.

A rispondere è l’americana, Tinken, che costruisce cuscinetti, che fa pervenire loro un manuale tecnico. ricco di informazioni.

 

 

Giuseppe Falciano

Nel corso degli anni – racconta ancora Falciano– ho costruito circa cento pezzi, in un laboratorio messo a disposizione da un mio cari amico. In media produco 3 – 5 pezzi all’anno, anche se negli ultimi anni, per impegni vari, ho leggermente ridotto l’attività. Purtroppo  – prosegue Falciano.- la mia passione mi spinge a lavorare solo con strumenti manuali, quali martello incudine e forgia a mano, pietre, lime e tele abrasive  senza strumenti di misura e a costruire coltelli con codolo passante nel manico, cosa che richiede un lunghissimo lavoro di aggiustaggio manuale. Ovviamente i costi di produzione sono elevati perché l’acciaio 52100 dei cuscinetti è auto- temprante, durissimo e tenacissimo. Qualche volta rame e alluminio”.

Ciò che muove Falciano è semplicemente la passione, visto che la limitata produzione e gli alti costi non consentono alcun profitto.

Perché lo faccio ? – conclude Falciano – Per il piacere di farlo, di trasformare un pezzo di acciaio usurato e arrugginito in una bellissima lama. Sono molto dispiaciuto quando consegno un coltello, come cedessi un pezzo della mia anima”.

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