Salvatore Puntillo, una vita per il Teatro e per il cinema, un grande attore calabrese di Rende con oltre 50 film con i migliori registi del cinema italiano

by fastadmin | 18 Luglio 2018 19:17

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Salvatore Puntillo è nato a Rende (Cs), nel 1935. Nel lontano 1966 partecipa come attore al suo primo film. Seguiranno partecipazioni in film importanti come “Profondo Rosso” di Dario Argento e “Corleone” di Pasquale Squitieri, solo per citarne alcuni. Salvatore Puntillo ha lavorato con i più grandi registi italiani. Grande la sua passione anche per il Teatro, essendo un attore versatile e di grandi capacità. Portamento signorile, aria severa, si distingue soprattutto quando è alle prese con ruoli drammatici, nonostante frequenti – nei primi anni Settanta – anche il genere boccaccesco e in seguito la commedia erotica. Con buoni esiti appare sul piccolo schermo come interprete di alcuni film. Fra questi ultimi si ricordano “Il mistero delle tre orchidee” di M. Ferrero (1974), “Signora Ava” di A. Calenda (1975), “Sono già stato qui” (della serie “Il filo del labirinto”) di N. Fabbri (1979).

Filmografia (aggiornata all’anno 2002): 1966: “Un dollaro tra i denti” di L. Vanzi; 1968: “Top Sensation” di O. Alessi; “Faustina” di L. Magni; 1969: “Io e Dio” di S. Squitieri; 1971: “Il vero e il falso” di E. Visconti; 1972: “L’arma, l’ora e il movente” di F. Mazzi; “Le calde donne del decameron” di G.P. Callegari; “Camorra” di P. Squitieri; “Finalmente le mille e una notte” di A. Margheriti; “Le mille e una notte all’italiana” di C. Infascelli e A. Racioppi; “Decamerone proibito” di C. Infascelli; 1973: “Milano violenta” di U. Lenzi; “Il figlioccio del padrino” di M. Laurenti; “Sentivano uno strano, eccitante, pericoloso puzzo di dollari” di I. Alfaro; 1974: “La città gioca d’azzardo” di S. Martino; “La polizia chiede aiuto” di M. Dallamano; “L’infermiera di mio padre” di M. Bianchi; 1975: “Conviene far bene l’amore” di P. Festa Campanile; “Profondo rosso” di D. Argento; 1976: “Vai col liscio” di G. Nicotra; “Il letto in piazza” di B. Gaburro; 1977: “L’avvocato della mala” di A. Marras; “Stato interessante” (2° episodio) di S. Nasca; “Sette note in nero” di L. Fulci; “Mannaja” di S. Martino; 1978: “Corleone” di P. Squitieri; 1980: “Con la zia non è peccato” di G. Pulieri; 1990: “Dicembre” di A. Monda; 1991: “Il portaborse” di D. Luchetti; 1992: “Un orso chiamato Arturo” di S. Martino; 1995: “Mollo tutto” di J.M. Sanchez.; 1996: “Un inverno freddo freddo” di R. Cimpanelli. Film TV: 1975: “L’eroe” di M. De Sica; 1977: “Il tram” di D. Argento; 1979: “Episodi dalla vita di un uomo” di G. Berlinguer; “Astuzia per astuzia” di M. Caiano; 1982: “Marco Polo” di G. Montaldo; 1985: “Olga e i suoi figli” di S. Nocita; 1990: “Un bambino in fuga” di M. Caiano; 1996: “I grandi process”i (epis. “Il caso Redoli” di M. Martelli); 1999: “L’abbandono” di L. Massobrio.

In Calabria, con il CTC Consorzio Teatrale Calabrese, ricordiamo “Antonello Capo Brigante” di Padula per la Regia di Guicciardini, “Francesco ed il Re” di Ziccarelli con Nando Gazzolo, “Cristina a Svedese” ”Volevo conoscerti meglio” “Raccontando i Pagliacci di Ruggero Leoncavallo” e “Un Curioso Accidenti” di Goldoni, questi ultimi tre con le scene ed i costumi di Sante Blasi, che ha condiviso con Salvatore Puntillo una breve esperienza nel aver fondato una Compagnia Teatrale di Prosa con sede a Rende, ma che non ha riscontrato il giusto riconoscimento, in un tessuto la Calabria fortemente lottizzato da logiche che da sempre mortificano la cultura e i propri talenti emarginandoli, e pertanto la conseguente chiusura dell’esperienza.

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