“Gusto in movimento”, l’associazione a tutela dell’ enogastronomia italiana

by fastadmin | 15 Maggio 2018 17:43

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Cosenza – Valorizzare le tipicità gastronomiche del Bel Paese. L’associazione no profit “Gusto in Movimento” nasce a Cosenza nel 2017, sensibile alla difesa e alla diffusione della cultura rurale e non solo, la sua priorità è quella di valorizzare i settori enogastronomico e turistico di qualità.

Queste iniziative hanno lo scopo di descrivere le produzioni certificate attraverso un sistema d’informazione completo, organizzato e facilmente consultabile e di promuovere nuove forme di turismo come quello eco-sostenibile o sociale.

L’Associazione, infatti, vuole diventare un punto di riferimento autorevole. Le sfide dell’Associazione sono proprio all’insegna della nuova filosofia del food           – dinamico ma fedele alle tecniche tradizionali di produzione, alla sicurezza e alla tracciabilità – e del turismo di accoglienza, a sostegno delle imprese agricole e turistiche. Nel tentativo di penetrare nuovi mercati, sviluppa iniziative di valorizzazione mirate sia agli operatori di settore – buyer, ristoratori, strutture ricettive, giornalisti – sia ai consumatori finali.

I prodotti agroalimentari italiani rappresentano un’ampia ricchezza della nostra identità nazionale, al pari della cultura, del paesaggio e dell’arte, patrimonio da tutelare e valorizzare.

Vivere in Italia significa ricevere un grande mandato da compiere che fa sostanzialmente parte di un modello di qualità che deve incoraggiare un moderno disegno culturale. L’agricoltura è un esempio di come una circostanza ordinaria è siffatta come conseguenza della capacità umana di plasmare il territorio. La crescita avviene anche attraverso un attivo coinvolgimento di viaggiatori, imprenditori turistici e comunità locale.

L’Associazione fa rete con le persone e le imprese del territorio per valorizzare le tipicità, la storia e la cultura del luogo.

Il successo consiste nel riuscire a realizzare una vera comunicazione globale. Per contrastare la concorrenza aziendale risulta fondamentale una corretta promozione, perché non basta saper produrre la qualità, bisogna anche saperla comunicare. Se la qualità non si comunica, non viene riconosciuta e quindi non diventa valore. Il tutto, fermo restando che ciò che è tipicamente italiano rappresenta la dimensione popolare e diffusa di questi valori. Così nasce il circolo virtuoso: l’agricoltura difende l’ambiente e l’ambiente offre possibilità al turismo, in quanto l’alimentazione, la cucina, le tradizioni eno-gastronomiche costituiscono un modo peculiare di interpretare un territorio.

La comunicazione è un processo che ricopre un ruolo fondamentale non solo nei rapporti interpersonali, ma anche in ogni realtà aziendale che si rispetti, per questo è necessaria una sua pianificazione preventiva. Il piano di comunicazione è un documento strategico che ha il compito di guidare tutte le attività di comunicazione necessarie al raggiungimento di obiettivi prefissati. Un buon piano di comunicazione esprime il concetto giusto al momento giusto, programmando con quali mezzi, budget e tempi il messaggio verrà veicolato all’esterno. Può riguardare le attività a lungo termine di un’azienda o unicamente il lancio di un nuovo prodotto/servizio. Alcuni piani possono avere una durata pluriennale e vengono generalmente aggiornati in corso d’opera.

Se un obiettivo di marketing punta a raggiungere una determinata quota di mercato o ad aumentare percentualmente le vendite, un obiettivo di comunicazione riguarda la percezione del prodotto da parte del cliente.

Ovviamente, anche la comunicazione ha come fine ultimo quello di vendere ma, come sappiamo, la vendita richiede diversi passaggi. Dobbiamo pertanto definire un flusso logico: se il macro-obiettivo è vendere, i micro-obiettivi dovranno riguardare tutte quelle attività che favoriscono, più o meno direttamente, la vendita.

 

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